Azienda Agricola Luigi Maffini
Intervista a Luigi Maffini, con sua moglie Raffaella
Come e quando nasce la sua cantina
La nostra avventura comincia agli inizi degli anni ’70 quando mio padre, per hobby, decide di piantare il primo vigneto nella proprietà di famiglia, a Castellabate: ero un bambino ma ricordo ancora l’euforia della prima vendemmia in casa Maffini…
Agli inizi degli anni ’90, con una laurea in scienze agrarie e la specializzazione in enologia, decido di mettermi in gioco, tirando fuori dal cassetto tutti i miei sogni. Da subito, ho condiviso quei sogni con mia moglie Raffaella, determinata e tenace come solo le donne sanno essere. Venticinque anni fa progettavamo la nascita della nostra, allora piccolissima azienda, delineando le linee guida di un progetto che abbiamo realizzato con caparbietà. Fare vino per noi è tutto: è vivere tra i vigneti, è osservare il ritmo della natura lasciandosi da essa orientare, ed è farlo, sempre, guardando al futuro.
Quante bottiglie producete
Circa 120.000 bottiglie di Dop Cilento, 3 etichette dedicate al fiano, 3 etichette dedicate all’aglianico.
Come è cambiato il vostro lavoro dopo l’emergenza Covid-19
Dal punto di vista vitivinicolo, nulla è cambiato durante e dopo l’emergenza Covid-19, le cure e la gestione della vigna sono molto intense ed impegnative specialmente nei mesi primaverili in cui la vite riprende poderosamente il suo ciclo vegetativo, in effetti non c’è stato tempo di ‘annoiarsi’! Dal punto di visto commerciale, durante i primi mesi di lockdown la crisi economica è stata di forte impatto ma fortunatamente con l’arrivo dell’estate e con un notevole movimento turistico (soprattutto in Cilento) abbiamo registrato una discreta ripresa delle vendite.
Mi dica almeno una caratteristica della terra dove vinificate che trasforma la sua uva in un vino pregiato
Il Cilento ci ha conquistati con il suo carattere aspro e selvaggio, con colori e sapori indimenticabili e con il suo silenzio, così lontano da qualunque altra cosa. La potenza espressiva della nostra terra anima il nostro lavoro, nella volontà di tutelarla e di farla entrare nei nostri vini. La terra è davvero al centro delle nostre scelte: ecco il perché della conduzione biologica, dell’attenzione per la sostenibilità ambientale, della ricerca di armonizzare le nostre azioni con la natura che ci circonda. A determinare questo affresco, fatto di forme e colori suggestivi apparentemente in forte contrasto, concorre in maniera forte e decisa la duplice natura geologica delle rocce che costituiscono il Cilento: quella del «Flysch del Cilento», che e quella delle «rocce calcaree».
E’ questa la terra dei nostri vini, questi i profumi e gli aromi che in essi si ritrovano…
Quale è il vino che consiglia e ci dica anche a quale piatto abbinarlo
“Pietraincatenata Dop Cilento Fiano Bio” nato nel 2002, con la vendemmia 2020 diventa maggiorenne!
E’ stata una sfida all’epoca vinificare il fiano in barrique cercando sempre di esaltare il frutto e far esprimere il fiano con tutte le sue caratteristiche varietali, oggi abbiamo la consapevolezza di aver creato un vino autenticamente legato al territorio (difatti è un cru di fiano della vigna di Giungano) dal sorso elegante ed intrigante, sapido, ricco e molto longevo.
Abbinamento? Il mare del Cilento con il suo pescato di eccellente qualità ben si sposa con la complessità del vino: gamberi rossi del Cilento, pezzogna in crosta di sale, ma perché no…anche da solo!
Azienda Agricola Luigi Maffini | Via Serri 34 D | 84050 Giungano (SA) | www.luigimaffini.it