Cantina Polito
Intervista a Carlo Polito
Come e quando nasce la sua cantina
L’azienda Agricola nasce alla fine degli anni ’60, la prima vendemmia invece risale al 2005 per volere di Vincenzo Polito che ha voluto diversificare l’azienda agricola, iniziando a produrre vini di qualità.
Quante bottiglie producete
Ad oggi la produzione si aggira intorno alle 60.000 bottiglie l’anno.
Mi dica almeno una caratteristica della terra dove vinificate che trasforma la sua uva in un vino pregiato
I nostri vigneti sono nel Cilento, una terra magnifica, viva, ricca di biodiversità, con delle caratteristiche chimico-fisiche che agevolano la produzione di colture di elevata qualità, e non mi riferisco solo all’uva.
Come è cambiato il vostro lavoro dopo l’emergenza Covid-19. Le visite in cantina sono di nuovo permesse?
Un po’ tutte le crisi portano problemi, ma spesso anche nuove idee ed anche questa pandemia ci ha portato a sviluppare nuovi progetti che sono in cantiere. Per quanto riguarda le visite in cantina credo che già nei prossimi mesi si possa tornare alla normalità.
Quale è il vino che consigliate e ci dica a quale piatto abbinarlo
Con l’avvicinarsi dell’estate vi consigliamo il nostro rosato “Prime Rose” che ben si abbina alle pietanze di stagione sia di terra che di mare, e che spesso piace molto anche a chi non beve spesso vino.
Via Malagenia, 19 | Agropoli (SA)
Telefono : 09741987052
Oliva Costruzioni & Servizi ristruttura a Roma un grande centro dedicato alla riabilitazione
Residenze Sanitarie Assistite
Oliva Costruzioni & Servizi ristruttura un edificio cielo terra, con destinazione sanitaria, di proprietà di un ente ecclesiastico.
“E’ la prima volta che interveniamo in campo sanitario, – spiega Francesco Oliva, Head manager e partner fondatore della società – e la cosa ci riempie di orgoglio perché sappiamo che la grande struttura medica sarà di supporto a tutti coloro che devono affrontare un percorso riabilitativo, molto spesso lungo e impegnativo sia sul paino fisico che psicologico”.
La grande struttura, che si trova a Roma in via Santorre di Santarosa 70, è stato affidata alla “cura” di Oliva Costruzioni per conto di un nota cooperativa romana accreditata con diverse regioni italiane : Lazio, Puglia, Lombardia, etc..
I lavori di ristrutturazione edili ed impiantistici hanno interessato sia la parte interna sia l’area esterna, e si è trattato di una trasformazione radicale durata all’incirca 18 mesi (compreso il fermo cantiere dovuto al Covid) per un importo complessivo di poco superiore al milione di euro.
Il Centro di riabilitazione, che si sviluppa su tre piani, ha una superficie interna di circa 1.350 metri quadri per un totale di 60 ambienti, dedicati alle attività sanitarie. In particolare, al piano terra si trovano gli ambienti per il centro diurno mentre al primo piano si trovano gli spazi comuni dedicati al semiresidenziale e all’ambulatorio.
Il secondo piano è stato poi adibito ad ospitare un Poliambulatorio Specialistico per la riabilitazione (ex articoli 44 e domiciliare 26). Lo spazio esterno, che si estende per circa 650 metri quadri, è stato invece ristrutturato ricavando parcheggi ed un’area dedicata alla terapia. L’intero progetto ed il suo coordinamento è stato affidato all’architetto Calogero Cangialosi.
SCHEDA TECNICA
STRUTTURA: Presidio di riabilitazione funzionale ex art 26, 44 e Poliambulatorio Osa
PROPRIETÀ: Casa Generalizia dell’Istituto dei Fratelli del Sacro Cuore
GESTORE: OSA Coop
PROGETTO ARCHITETTONICO e D.L.: Architetto Calogero Cangialosi
UBICAZIONE: Via Santorre di Santarosa, 70 (Roma)
VALORE DEI LAVORI: € > 1,0 mln di euro
SUPERFICIE: Sup. interna 1350 mq. Sup. esterna 650 mq.
TEMPISTICA DI ESECUZIONE: marzo 2019 – giugno 2020
Zuppa di Cozze
Il Mare di Napoli a tavola
Ci sono piatti che immediatamente ci fanno pensare al mare e ai suoi frutti e tra questi uno dei più apprezzati è la zuppa di cozze. Uno dei piatti partenopei più preparato in assoluto, non solo nei ristoranti di pesce della città ma anche nelle case dei napoletani e nelle belle serate estive per un assaggio di vacanza.
Ingredienti:
1kg. di cozze
1 spicchio di aglio
5/6 pomodorini
Prezzemolo q.b.
Olio evo q.b.
Peperoncino q.b.
Procedimento:
Per prima cosa pulire le cozze, rimuovendo la barbetta che fuoriesce dal guscio e sfregandole esternamente con una paglietta per rimuovere eventuali incrostazioni.
Poi sciacquarle bene sotto l’acqua corrente e lasciarle in una bacinella colma d’acqua per almeno 15 minuti. Successivamente, in una padella rosolare l’aglio nell’olio extravergine di oliva, aggiungere il peperoncino e unire i pomodori, schiacciati con una forchetta. Cuocere per una ventina di minuti finché il sugo non sarà ristretto.
A questo punto scolare bene le cozze, unirle in padella e lasciar cuocere con un coperchio fino a che i gusci non si saranno aperti. Profumare con abbondante prezzemolo e servire la zuppa di cozze con fette di pane tostato e un buon bicchiere di vino bianco. Da provare anche la versione bianca, senza l’aggiunta di pomodorini.
La curiosità:Ideale sia come antipasto sia come secondo piatto, la zuppa di cozze piatto tipico del giovedì santo a Napoli, risale al tempo di Ferdinando di Borbone. Il re era golosissimo di cozze, che pescava egli stesso nel mare di Posillipo. Ma quando venne ammonito dal padre domenicano Gregorio Maria Rocco, che lo invitava a pranzi meno sontuosi nella settimana Santa se la fece preparare in modo più semplice (a zuppa) nel giorno del giovedì Santo. La notizia uscì dalle cucine reali fino ai vicoli dei Quartieri e da allora tutto il popolo nel giorno Santo del giovedì di Pasqua non volle farsi mancare quella gustosa zuppa. Che oggi però, pur rispettando la tradizione pasquale, non conosce pause né stagioni.