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Alabastra Cantine Pintore & Valentino

Intervista a Lucia Pintore

Signora Pintore, come e quando nasce la sua cantina

Alabastra è un’azienda giovane, fondata pochi anni fa nel 2016 da noi proprietari Lucia Pintore e Angelo Antonio Valentino. Nei  suoi prodotti racchiude tutta la nostra passione unita ad anni di ricerca, studio e sperimentazione. L’impronta stilistica è data dalla sobrietà e dall’assenza d’improvvisazione con un’attenzione costante nel cogliere i cambiamenti e le innovazioni, ispirate e spesso condivise, con coloro i quali hanno lasciato un profondo segno nell’enologia moderna e nel gusto mondiale.

I nostri prodotti hanno una precisa caratterizzazione, data dai colori vivi, dai profumi e dagli aromi, tutti espressione di vitigni diversi allevati nei siti migliori e curati da agricoltori rispettosi del frutto e della terra. La tecnica produttiva adottata è all’insegna di una pulizia enologica che li rende difendibili dall’omologazione e, al contempo, riconoscibili.

Quante bottiglie producete

Circa 40.000 con 11 tipologie di vino.

Mi dica almeno una caratteristica della terra dove vinificate che trasforma la sua uva in un vino pregiato

Il vino è come una mano, composta da cinque dita, ognuna lavora per avere un pugno forte.  Bisogna unire territorio, vitigno, lavoro dell’uomo, vinificazione e annata. La terra in gran parte dei nostri siti ha una composizione tendenzialmente scistosa ed argillosa, unitamente ai cloni dei vitigni scelti, all’esposizione elevata, all’età dei vigneti e all’attenta conduzione agronomica. Possiamo dire che interviene dandoci delle basi di ottima struttura che opportunamente governate ci stanno regalando grandi prodotti.

Come è cambiato il vostro lavoro dopo l’emergenza Covid-19

C’è stato un rallentamento delle vendite, dovuto alla chiusura delle attività del comparto HO.RE.CA che è il nostro cliente principale. E’ aumentata, però, la vendita diretta con le consegne a domicilio in tutta Europa. Siamo riusciti a compensare la minore commercializzazione tramite i classici canali anche se non vi è stato un incremento. In qualche modo, fortunatamente, siamo riusciti a reggere il colpo. Non abbiamo risentito delle visite in cantine perché non abbiamo fatto in tempo neanche ad aprirle al pubblico. In cantina si lavora e il vino chi vuole lo assaggia in ambienti più confortevoli e adatti.

Magari davanti a del buon cibo. A tal proposito, qual è il vino che consiglia e ci dica anche a quale piatto abbinarlo

Consiglio il più prestigioso dei nostri vini, il TAURASI,in quanto è da noi elaborato esclusivamente quando tutte le condizioni sono state favorevoli a darci quello che il vitigno Aglianico può potentemente esprimere. Colore profondo, profumi decisi che nel tempo riescono ad ampliarsi, piena corposità, grandi equilibri prima, lunga persistenza gustativa poi, che permettono a questo vino di raggiungere armoniose espressioni già nei primi anni di vita e mantenerle in essere per lungo tempo senza cedimenti organolettici. E’ come un gentiluomo di campagna… mai volgare nè esagerato, ma temprato alle fatiche e alle intemperie. Lo scelgo augurando a tutti lunga vita.L’abbinamento che consiglio è con ottimi salumi, carni saporose, arrosto o in umido, anche ricche di condimenti e spezie. Formaggi di media e lunga stagionatura, anche erborinati. Ma diventa eccezionale semplicemente accostato ad amici o belle persone con le quali fa piacere trascorrere una bella serata o anche da soli, magari leggendo un buon libro o ascoltando musica.

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