Scialatielli tutto mare
Ingredienti per 6 persone:
800 gr. di scialatielli (di pasta fresca)
500 gr. di cozze
500 gr. di vongole o lupini
500 gr. di gamberi
300 gr. di calamari
300 gr. di pomodorini freschi
1 spicchio di aglio
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio evo q.b.
Preparazione:
Per prima cosa lavare e pulire bene i molluschi, e poi adagiarli in un tegame e coprirli con un coperchio. Lasciare che si aprano spontaneamente a fuoco medio-basso.
Una volta cotti, sgusciare i molluschi lasciandone qualcuno con il guscio e tenerli da parte per decorare alla fine il piatto.
Filtrare, raccogliere e mettere da parte il liquido di cottura, che poi servirà nella preparazione. A questo punto, pulire i calamari e tagliarli a pezzetti. Successivamente pulire anche i gamberi, tenendo da parte testa e carapace che serviranno per preparare il fumetto, che va lasciato bollire per circa un quarto d’ora in un pentolino con acqua, un po’ di sedano e un po’ di cipolla. A questo punto filtrare il liquido e tenere anche questo da parte.
In un tegame, infine, lasciar soffriggere uno spicchio d’aglio con l’olio di oliva e aggiungere i pomodorini, tagliati in quattro, i calamari e i gamberi. A questo punto sfumare con i liquidi precedentemente messi da parte e cuocere il condimento per circa 15 minuti. Una volto cotto il sugo, unire cozze e vongole già cotte.
In una pentola con abbondante acqua salata, cuocere gli scialatielli e scolarli qualche minuto prima del termine della cottura, versarli nel tegame e completare la cottura a fuoco vivo, lasciando asciugare l’acqua in eccesso.
Servire con una spolverata di prezzemolo e guarnire con i frutti di mare non sgusciati che avevamo tenuto da parte all’inizio.
Curiosità:
Gli scialatielli, formato di pasta tipico della costiera amalfitana, nascono nel 1978 dallo chef Enrico Cosentino. Riconosciuti poi come prodotto agroalimentare della tradizione campana, possono essere preparati con o senza uova: il condimento classico è a base di frutti di mare.
Piatto tipico sia dei migliori ristoranti di pesce sia delle belle tavolate napoletane.
Il nome deriva, molto probabilmente, da due parole della lingua napoletana: scialare (godere) e tiella (padella).Sono tradizionalmente fatti a mano ma vengono venduti anche come formato di produzione industriale, l’importante che siano di pasta fresca.