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Gattò di Patate

Un incontro tra Napoli e la Franca

Ingredienti per 6/8 persone:

1,5 kg. di patate

5 uova

150 gr. di burro

400 gr. di provola

100 gr. di salame napoletano a cubetti

100 gr. di mortadella a cubetti 

50 gr. di pecorino grattugiato

50 gr. di parmigiano grattugiato 

Sale q.b.

Pepe q.b.

Pangrattato q.b.

Procedimento:

Lessare le patate in una pentola per una trentina di minuti verificando poi con una forchetta che siano morbide e pronte da essere scolate. A questo punto sbucciarle e, quando sono ancora calde, schiacciarle in un recipiente dove avrete precedentemente messo il burro. Aggiungere quindi sale, pepe, parmigiano e pecorino e mescolare bene fin quando il composto non sarà bene amalgamato. A questo punto, unire il salame, la mortadella e una parte della provola tagliata a cubetti.

Imburrare quindi una pirofila quadrata, spolverizzata con il pangrattato, versare il composto aiutandosi con una spatola per livellarlo. Sistemare poi i pezzetti della provola rimasta e coprire con l’altra parte dell’impasto.

Spolverizzare con altro pangrattato e cospargere la superficie con fiocchetti di burro.

Cuocere in forno a 160/180° per circa un’ora.

E Buon appetito!

La Curiosità:

Il Gattò di patate, Gateau alla francese, è sicuramente uno dei piatti più amati e tipici della tradizione culinaria partenopea, tramandato di generazione da nonna a madre da madre a figlia. Le radici della ricetta sono da ricercare probabilmente nella tradizione culinaria francese, che ha poi contaminato la cucina della corte del Regno delle Due Sicilie. La regina Maria Carolina era solita affidare la gestione delle cucine a cuochi di rango francesi, i monsieurs, in napoletano monzù: un’abitudine che si diffuse anche tra le famiglie aristocratiche napoletane che avevano in casa uno chef di fiducia.

In questa fusione di saperi e tradizioni ecco che al Gateau francese vennero uniti salumi e formaggi napoletani. Insomma il Gattò di patate, tanto amato a Napoli e non solo, nasce dall’incontro tra la cucina napoletana e quella francese, un connubio di sapori e saperi che lo rendono davvero unico.

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