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Gnocchetti di patate alla crema di “lattuga appassita”

di Paola Lunghini

Vi ritrovate dimenticata in frigo una lattuga ormai un po’ appassita e francamente bruttarella, impossibile quindi da portare in tavola come insalata? Non buttatela nell’umido! Fateci una bella cremina con la quale condire gli gnocchetti, secondo le istruzioni sotto. Ricettina semplice, veloce, economica e buonissima: provare per credere.

Ingredienti per quattro persone:

Due confezioni (da 500 gr/cad) di gnocchetti di patate di “produzione industriale/artigianale”, ma di ottima qualità

Una lattuga un po’ appassita, ma ben mondata delle foglie troppo “invecchiate”

Una confezione da 250 ml di latte micro filtrato parzialmente scremato

Un bicchiere di vino bianco

Due spicchi d’aglio (se graditi)

Due cucchiai di formaggio grana grattugiato (o pecorino, vedete voi)

Una noce di burro

Brodo vegetale

Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Non mettetevi a confezionare gli gnocchetti con le vostre manine: ci mettereste una vita, vi verrebbero bruttissimi e per giunta vi riempireste di farina sino ai capelli. Credete a me, in commercio si trovano gnocchetti di patate che sono buonissimi e bellissimi, e tutti perfettamente identici. Oltretutto sono comodi: una volta rovesciati in una pentola dove avrete preparato un buon brodo vegetale, in due minuti saranno affiorati, et voilà, metà della cena è già fatta. Mentre il brodo inizia a sobbollire, frullate velocemente la lattuga con il latte e l’aglio, e trasferite la crema così ottenuta in un tegame, che scalderete a fuoco basso, aggiungendo il burro. Rovesciatevi dentro gli gnocchetti (che nel frattempo avrete messo a cuocere nella pentola e saranno affiorati), aggiungete il vino, il formaggio grattugiato, il sale e il pepe q.b., e mescolate morbidamente per un minuto o poco più.Nota: se la lattuga ut supra dispone ancora di qualche foglia larga e “decente”, usatele per “foderare” a mo’ di petali la zuppiera che porterete in tavola…

Asset Class | RSA

Location | Roma

In corso i collaudi degli impianti di una RSA gestita da un noto operatore del settore, in Via Santorre di Santarosa. A breve la consegna dell’edificio di circa 1.200 mq coperti ( cucine, mensa, e tante aree specialistiche per la riabilitazione) il tutto immerso nel verde.

Stay tuned for details!

di Dino Orsini

Il Dialetto Napoletano

Storia, cultura, tradizioni, volgarità e incomprensioni, talvolta, che atterriscono soprattutto chi non è cresciuto a Napoli e non comprende quella lingua, a suo modo anche nobile nell’accezione di eduardiana memoria.Eppure, in questo racconto, il dialetto o meglio l’evoluzione dal dialetto farà da apripista al livellamento del distacco sociale: della vita, apparentemente diversa di mondi che sembrano non dialogare mai. E che alla fine l’amore riesce, come d’incanto, a ricongiungere e ad unire.

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Oggi mi sento emozionato, forse anche un po’ preoccupato, come al primo giorno di scuola : riprendere la routine di qualche mese fa.

Ho trovato grande attenzione in Stazione, percorsi obbligatori, kit anti Covid in omaggio per chi viaggia in AV, ed una piacevole sorpresa : il mio bar preferito…dove ho gustato il mio caffè preferito!

Nothing Last Forever…Not Even Coronavirus!

Never Give Up!

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